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MANIFESTA 7: L'UFFICIO DI TRENTO NELLA SEDE DEFINITIVA DI VIA PETRARCA

MANIFESTA 7: L’UFFICIO DI TRENTO
NELLA SEDE DEFINITIVA DI VIA PETRARCA
Trento, 18 gennaio 2008 – (d.f.) Procede a pieno ritmo il lavoro della macchina organizzativa di Manifesta 7, la Biennale Europea di Arte Contemporanea che quest’anno sarà ospitata nella nostra regione, dal 19 luglio al 2 novembre. Una “macchina” complessa, che – in questa fase di avvicinamento alla data dell’inaugurazione della manifestazione – ha bisogno di spazi e di risorse logistiche adeguate.
Per questo motivo, dopo l’iniziale insediamento al piano terra del Palazzo delle Albere, l’Ufficio trentino di Manifesta 7 sta completando in questi giorni il trasloco nella definitiva sede di via Petrarca 32.
I nuovi spazi sono stati individuati sulla base dell’esigenza di dotarsi di una sede più grande e più funzionale, in grado di ospitare tutte le persone che lavoreranno di qui all’estate prossima per l’organizzazione della manifestazione.
In via Petrarca trovano posto dunque gli uffici della segreteria, dell’Ufficio stampa e dei curatori, oltre che gli spazi per sale riunioni e per i collaboratori.
Con il cambio di sede sono cambiati anche i recapiti telefonici. Ecco i nuovi numeri: telefono 0461.493670; fax 0461.493671. L’Ufficio di Trento è a disposizione di chiunque voglia ricevere informazioni e documentazione su Manifesta 7.
MANIFESTA 7
CHE COS’È
Manifesta è una tra le più importanti Biennali Europee di Arte Contemporanea e ha luogo ogni due anni in una città diversa. Accanto a “Documenta” di Kassel e alla Biennale di Venezia, dalle quali si differenzia per la peculiarità di essere un evento itinerante, si può ritenere uno degli appuntamenti artistici internazionali di maggior prestigio nell’ambito dell’arte contemporanea.
Finora la manifestazione è stata accolta dalle città di Rotterdam, Lussemburgo, Ljiubljana, Francoforte, San Sebastian.
Nel 2008 per la prima volta Manifesta non sarà ospitata da una città, ma da un’intera regione, il Trentino – Alto Adige, scelta per il suo patrimonio storico, le sue strutture artistiche e culturali, per i suggestivi edifici di archeologia industriale legati alle vicende del lavoro e della progressiva industrializzazione del suo territorio, storicamente ponte tra la cultura latina e tedesca, territorio dove transitano e si contaminano le tendenze e gli sviluppi culturali che avvengono al sud e al nord.
DOVE
Troverà collocazione su più sedi scelte fra alcuni dei più significativi edifici storici e di archeologia industriale posti sull’asse del Brennero, da Rovereto a Trento, da Bolzano al Forte di Fortezza in comunicazione gli uni con gli altri: “100 miglia per 100 giorni”.
Oltre alle singole location sarà lo stesso territorio, nel suo complesso, a fungere da catalizzatore di una serie di iniziative collaterali nello sforzo di una ricerca incentrata sulle questioni relative ai rapporti tra culture diverse.
QUANDO
Dal 19 luglio al 2 novembre 2008.
CHI
Il progetto artistico è stato affidato a tre team di curatori scelti fra i nomi che si stanno distinguendo nel panorama internazionale dell’arte contemporanea: Adam Budak (curatore della Kunsthaus di Graz), Hila Peleg (curatore a Berlino) Anselm Franke (direttore artistico di Extra City Center di Antwerp) e il Raqs Media Collective, un gruppo con sede a Delhi, che opera nel campo artistico utilizzando in particolare i nuovi media.
PERCHÉ LA SFIDA DEL CONTEMPORANEO
Perché misurarsi con la cultura contemporanea e con le espressioni artistiche del nostro tempo è uno strumento importante di indagine dell’esistente, perché è importante anche per lo sviluppo della nostra società, per avere nuove prospettive, nuovi punti di vista.
L’incontro tra i giovani artisti che verranno da diversi Paesi per confrontarsi nella sperimentazione della contemporaneità con idee e forme nuove e la nostra regione chiamata ad ospitarli, diventerà un momento fondamentale anche di crescita culturale dei territori, un’attenzione ai segni della loro storia, a quelli della fatica del lavoro e della creatività artistica.
È una sfida culturale di prim’ordine, affascinante e certamente ricca di stimoli e curiosità.


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