the european biennial of contemporary art
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artisti

Auditory Epode

Curated by Tobi Maier

Manifattura Tabacchi

ROVERETO

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Nei primi anni del ventesimo secolo, Rovereto, allora una piccolo città ai margini del Regno asburgico, fu la dimora dell’artista futurista Fortunato Depero. All’incirca nello stesso periodo, Luigi Russolo espose le sue idee sull’estetica futurista in L’_arte dei rumori_ , promuovendo l’uso dei suoni del corpo, della natura e della modernizzazione industriale nelle proprie composizioni. Auditory Epode , che ha luogo nelle rovine post-industriali di Rovereto, propone l’opera di artisti che si cimentano con il suono nel rispetto delle postulazioni di Russolo. Simile a una poesia lirica scritta in distici, ogni lavoro è un riferimento acustico alle ecologie e sociologie acustiche di oggi. Il progetto è accompagnato da una trasmissione radio.
La provocazione determinata dalla casualità e dall’imprevedibilità è la strategia di tnE per elaborare progetti spaziali e funzionali per l’architettura. Il loro progetti non sono tanto una raccolta di forme, funzioni o idee, ma si sviluppano attorno a un modo di operare fluttuante, sempre diretto verso il corpo dello spettatore. Audiolounge è un’architettura e una scultura mobile che ospita cinque lettori MP3 connessi a unidici casse acustiche. Russolo scrisse nel suo manifesto che “la varietà del suono è infinita”. Audiolounge propone una selezione dalla storia del rumore.
Questo pezzo acustico elettronico rientra simultaneamente nel campo del suono, della composizione, dell’architettura e della percezione spaziale. Il titolo si riferisce allo specialista di acustica Jens Blauert (1938) e alla sua scoperta delle “bande direzionali” che ci aiutano a recuperare informazioni spaziali degli oggetti sonori. In Spazio Jens Blauert i suoni sono recepiti inizialmente dai microfoni e vengono quindi filtrati secondo le specifiche di Blauert. Questi suoni sono riportati in playback in un secondo sistema di altoparlanti a otto canali, che inducono una percezione leggermente alterata nell’ascolto, dove l’inversione spaziale sonora risulta la regola. A intervalli non preannunciati, una composizione elettroacustica verrà diffusa in questo spazio interrompendo la situazione di ascolto invertita.
Watson utilizza dei dispositivi altamente scientifici e tecnici per registrare il suono della natura. Chiarezza, profondità e tranquillità sono gli elementi chiave attraverso i quali esplora le fonti naturali del suono nel tentativo di creare il senso di un luogo. Cima Verde raccoglie le registrazioni ambientali raccolte durante una residenza nella primavera 2008 al Centro di Ecologia Alpina (CEALP), situato a un’altitudine di 1500 metri sul Monte Bondone, vicino a Trento. Le registrazioni di Watson creano l’impressione di vivere il periodo di transizione tra l’inverno e la primavera in una compressione spaziotemporale. Le raccolte di suoni si librano tra un documentario della realtà e un mesmerizzante tableaux vivant .
Il progetto è ideato e curato da Daniela Cascella, Lucia Farinati e Tobi Maier
I testi, come gli scritti teorici e la letteratura, sono l’ispirazione dell’opera di Ostoya, che mostra spesso interesse per le posizioni idealistiche e impegnate di diverse personalità. Saturday Afternoon, 1st of December, Leeds ha avuto inizio con la registrazione della lettura del sociologo polacco Zygmunt Bauman, del capitolo Leonia tratto dal romanzo di Italo Calvino Città Invisibili (1972). Bauman ha precedentemente usato Leonia come metafora per la società postmoderna del consumo, caratterizzata da un’ambivalenza e da un sentimento crescente di incertezza. L’allestimento è una stanza senza tempo con mobili come sculture e una selezione di dipinti basati sull’immaginario dei media. La registrazione, che funziona inoltre da dramma radiofonico, viene riprodotta da una radio decrepita che il visitatore può accendere o spegnere.
Distant sounds mostra un gruppo di altoparlanti fissati al muro di sedie a sdraio. Gli altoparlanti trasmettono delle registrazioni ambientali realizzate a Rio Branco, capitale dello stato brasiliano Acre nell’Amazzonia, ad Achna, un villaggio spopolato sulla linea verde a Cipro, e a Ushuaia nella Terra del Fuoco, in Patagonia, luoghi remoti che l’artista ha visitato di recente. I suoni diversi di questi luoghi si espandono e raggiungono il giardino dell’ex-Peterlini. Per Xagoraris, l’idea di unire le diverse registrazioni è anche un tentativo di creare un nuovo spazio all’interno dell’ex-Peterlini, uno spazio grande quanto la portata acustica degli altoparlanti, ma anche vasto tanto quanto l’immaginazione del visitatore.


Location

ROVERETO

ADAM BUDAK: "PRINCIPLE HOPE"

EX PETERLINI, VIA SAVIOLI 20 – MANIFATTURA TABACCHI, PIAZZA MANIFATTURA 1 – STAZIONE FERROVIARIA, PIAZZALE ORSI

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